Biblioteca Multimediale Marxista
Oggi 11 Maggio 1975 alle ore 22 è stato rilasciato Giuseppe Di Gennaro. Sono stati raggiunti tutti gli scopi che ci proponevamo sia rispetto alle garanzie di incolumità per i compagni Zichittella, Panizzari e Sofia, sia rispetto alla possibilità di una gestione politica dell’azione che sfruttasse a fondo tutti i canali di informazione (giornali, radio, tv).
I compagni Zichittella, Panizzari e Sofia non sono riusciti a liberarsi come era nelle loro intenzioni e nel loro diritto di proletari. Ma l’azione di Viterbo non si è trasformata in una seconda strage di Alessandria, come era nei piani omicidi del potere borghese. L’interrogatorio di Giuseppe di Gennaro si è rivelato utile per capire il funzionamento interno di istruzioni chiave della società borghese quali sono il Ministero di Grazia e Giustizia e la Magistratura.
La lotta dei detenuti con l’azione di Viterbo ha conseguito un successo notevolissimo dopo più di un anno e mezzo di sconfitte costate fiumi di sangue al proletariato. Il risultato conseguito, ben lungi dal prestarsi a strumentalizzazioni di destra, è una risposta vincente alla linea bestiale di repressione borghese. L’indicazione politica della necessità di collegamento con l’esterno e della organizzazione clandestina si sono dimostrate totalmente giuste.
Viva la lotta dei proletari detenuti, lotta armata per il comunismo, creare e organizzare 10, 100, 1000 Nuclei Armati Proletari.
Roma, 11/05/75.
Pubblicato in progetto memoria, Le parole scritte, Sensibili alle foglie, Roma 1996, p. 237
Roma, 10 maggio 1975
Nucleo Armato 29 ottobre.